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Poco vivo nel match.
Deciso su ogni pallone.
Alterna buone giocate a momenti di buio. Può fare di più.
Corre molto e prova a creare.
Il più pericoloso dei suoi. Tiene bene la palla e si muove bene.
Gioca con semplicità, sbagliando poco.
Para davvero di tutto. Dovrebbe essere meno temperato.
Molto mobile e rapido. Colpisce una traversa clamorosa.
Mani, piedi, pancia, dita, testa, tacco, punta. Para ogni pallone con qualsiasi parte del corpo.
Il bomber risente un po' della forma fisica ma prova delle giocate pazzesche.
Il suo destro fulmina il portiere. Decisivo.
Si concede qualche rischio ma è comunque attento.
Si vede a fiammate.
Poco vivo nel match.
Deciso su ogni pallone.
Alterna buone giocate a momenti di buio. Può fare di più.
Corre molto e prova a creare.
Il più pericoloso dei suoi. Tiene bene la palla e si muove bene.
Gioca con semplicità, sbagliando poco.
Para davvero di tutto. Dovrebbe essere meno temperato.
Molto mobile e rapido. Colpisce una traversa clamorosa.
Mani, piedi, pancia, dita, testa, tacco, punta. Para ogni pallone con qualsiasi parte del corpo.
Il bomber risente un po' della forma fisica ma prova delle giocate pazzesche.
Il suo destro fulmina il portiere. Decisivo.
Si concede qualche rischio ma è comunque attento.
Si vede a fiammate.
MESSINA GOL, GORLA ANCORA IN CORSA - Riccardo Lionetto - Basta una rete di Messina a Gorla per avere la meglio su Teatro La Scala e rimanere in corsa per la qualificazione alle semifinale del Trofeo delle Aziende. Match equilibratissimo, con qualche pizzico di tensione nervosa. Il Teatro parte meglio e si avvicina al gol con Spinelli, ma Grillo è insuperabile. Gorla ci prova con Franchina e Messina, ma anche Abbascià è reattivo e attento.
La svolta decisiva arriva a metà primo tempo: distrazione del Teatro La Scala da una rimessa laterale (che pensava fosse di loro competenza), il direttore di gara la giudica diversamente e allora palla che arriva a Messina: bolide all'angolino e Abbascià battuto.
Nella ripresa il Teatro prova con tutte le proprie forze a pareggiare la gara, ma sulla loro strada c'è un muro chiamato Grillo che salva il risultato.
La svolta decisiva arriva a metà primo tempo: distrazione del Teatro La Scala da una rimessa laterale (che pensava fosse di loro competenza), il direttore di gara la giudica diversamente e allora palla che arriva a Messina: bolide all'angolino e Abbascià battuto.
Nella ripresa il Teatro prova con tutte le proprie forze a pareggiare la gara, ma sulla loro strada c'è un muro chiamato Grillo che salva il risultato.