ASPETTANDO LA SERIE i CON...MAURO RONCEN

24/03/2021

Il dirigente de La Clinica analizza la prima parte di Regular Season: "E' mancata l'organizzazione di squadra"

Nel limbo della metà della classifica della Regular Season della Seconda Divisione di Serie i, La Clinica, quinta con 6 punti, non è più in corsa per la promozione in Prima Divisione, essendo a -6 da Iconacasa e Delta e con lo scontro diretto a sfavore per quanto riguarda la sfida contro Nocera e compagni, persa per 2-1. Solo due vittorie, con SGS e Generali, a fronte di tre sconfitte: un cammino altalenante che non premia la squadra dei Roncen. Proprio il dirigente Mauro analizza le prime cinque partite dei suoi: "C'è sicuramente delusione perché la qualità dei nostri giocatori è sicuramente valida, quindi i risultati dovevano essere diversi. Abbiamo pagato il fatto di non essere squadra: ci siamo inventati all'ultimo momento mettendo dei ragazzi insieme, quindi abbiamo pagato quelle situazioni dove abbiamo trovato delle squadre, invece, organizzate. I nostri giocatori, presi singolarmente, sono sicuramente validi e capaci e non hanno nulla in meno rispetto a quelli di altre squadre contro cui abbiamo gareggiato. Però il fatto di non essere organizzati e di non essere abituati a calcio a 5, visto che la maggior parte di loro sono giocatori di calcio a 11, ci sono costate determinate sconfitte, anche abbastanza assurde. Però la classifica è giusta, per quello che abbiamo espresso è sicuramente giusta: siamo delusi noi perché potevamo fare sicuramente di meglio. Però col tempo, e giocando, si cresce".

Adesso, nelle ultime due partite La Clinica affronterà Delta, prima in classifica e a caccia di 6 punti per centrare la promozione in Prima Divisione, ed EAE, penultima con 0 punti. Il capitano della capolista Spagnolo, nella sua intervista, ha definito La Clinica "Una squadra pericolosa a cui però è mancata la continuità". Parole condivise da Mauro Roncen: "La continuità ci è mancata nel momento in cui abbiamo affrontato squadre organizzate. A parte la prima contro SGS, che era una squadra ben messa in campo e contro cui ci siamo comportati bene perché l'abbiamo affrontata con molta grinta e siamo riusciti a portarla a casa. Siamo un po' una squadra imprevedibile: può scapparci la sorpresa e ti ritrovi a perdere, perché potremmo anche fare buone partite. Per esempio nell'ultima, che stavamo pareggiando contro Iconacasa che ha un fortissimo attaccante come Nocera, che è un gradino sopra tutti e si vede da come è in campo e da come calcia che ha giocato a calcio a 5 ad alti livelli. Lì stavamo pareggiando ma non gli abbiamo fatto vedere una palla, avremmo potuto portarla a casa. In queste ultime due partite può succedere di tutto. C'è stato un lungo stop, di conseguenza è come ripartire da zero. Giocheremo per fare la nostra partita e divertirci, visto che la classifica è chiara, ma vorremo fare buona figura. Se il Covid si toglierà di mezzo, l'idea è di fare buona figura ma anche cominciare ad impostare il gioco per il futuro, per i prossimi tornei. Sarà un punto d'inizio, ecco. Abbiamo fatto cinque partite, abbiamo visto quali sono i nostri difetti e come possiamo risolverli. Cercheremo di applicare le correzioni a queste due ultime partite per poi ripartire".

La Clinica è un team, come Gum in Prima Divisione, a forte "conduzione familiare", con quattro Roncen: oltre a Mauro, infatti, ci sono Giorgio, il portiere, Giacomo e Gabriele. Nonostante il suo ruolo al di fuori del rettangolo di gioco, Mauro è soddisfatto del personale apporto dato alla squadra: "Fuori eravamo io e mio fratello Giorgio che ha iniziato a giocare in porta. Ci sono quattro Roncen, siamo chiaramente una famiglia. Ci sono i miei figli, 17 e 19 anni, e mio fratello Giorgio. Il nostro portiere era Giacomo Roncen, che però non voleva assolutamente giocare in porta: è stata una sua scelta, mi ha detto "voglio giocare fuori perché voglio divertirmi". Dopo le prime tre partite ha detto "forse è il caso che mi metto in porta". Così dietro siamo diventati più affidabili e mio fratello è tornato in panchina. Ha dato più indicazioni lui sotto l'aspetto tattico e della squadra. Per quanto riguarda me, guardatemi più come un organizzatore, un dirigente della società. Ma sotto l'aspetto tecnico e tattico è stato più mio fratello che ha dato delle indicazioni alla squadra. Poi c'era Gabriele, il più piccolo, che ha sempre giocato a 11 e si è ritrovato a cercare di dare il suo meglio, e i risultati si sono visti, perché secondo me è bravo".

Tempo di bilanci: Mauro Roncen dà la sua personale "recensione" della Serie i: "Siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Quando, all'inizio, ci è stato proposto il torneo con tutti i servizi abbinati come la telecronaca, le interviste e tutto il resto, sinceramente ero un po' dubbioso. Ho pensato "Sarà una cavolata" (ride, ndr). Invece l'avete fatta bene, siamo assolutamente contenti. E' una di quelle cose, e su questo siamo tutti d'accordo, che ti fa un po' tornare indietro e ti fa vivere quell'esperienza che da bambino sognavi di fare da professionista, per chi voleva diventare professionista. Quando le fai, anche a livello dilettantistico, le interviste e la telecronaca? Io ho seguito i miei figli che hanno giocato per un po' di anni in Lega, e queste cose non ci sono. Ci ha colpito molto, continuate così perché è un qualcosa in più. Ci siamo trovati bene e ci è piaciuto".

Non potendo raggiungere il primo posto, Roncen dà il suo pronostico sulla volata finale e sceglie Delta, a cui però potrebbe fare un brutto sgambetto: "E' una bella lotta. Delta e Iconacasa hanno sicuramente un passo in più essendo in testa. Iconacasa non mi ha colpito particolarmente a parte Nocera, quindi guardando nel complesso la favorita è Delta, che affronteremo alla prossima. I ragazzi di Delta ci sono simpatici. Abbiamo assistito ad una discussione: c'era una signora, la mamma di un giocatore, che ci ha fatto morire dal ridere. Non mi sono mai divertito tanto a guardare una partita di calcio a 5. Poi è stata anche una bella sfida, ma fuori c'è stato un vero e proprio cinema. Speriamo di riuscire a giocarla questa partita e di avere tutti i giocatori in forma. Con questo Covid penso pochissimi si stiano allenando. Sicuramente noi non andiamo lì per far vincere nessuno, dobbiamo tirare fuori un po' di orgoglio, anche perché non ci meritiamo quella classifica: con questi giocatori, i risultati possono essere sicuramente diversi. Vediamo come si metterà: daremo loro filo da torcere".