ASPETTANDO LA SERIE i CON...LUCA PASQUERO

07/04/2021

Il capitano di Amici della Sicurezza attacca le avversarie: "Troppa aggressività: Delta scandalosa, andrebbero cacciati"

"Aspettando la Serie i con...", la rubrica sulle interviste ai giocatori della Serie i, termina col botto. Nel corso dell'ultima chiacchierata, che ha visto protagonista Luca Pasquero di Amici della Sicurezza, il responsabile e calciatore (più che part-time) ha attaccato le altre squadre partecipanti alla Seconda Divisione, accusate di eccessiva aggressività. Senza giri di parole, Pasquero, rispondendo alla domanda sulla sua favorita per la promozione, ha anche citato alcune avversarie, usando toni non proprio leggeri: "Chi è favorito per la Prima Divisione? Faccio fatica a risponderti. A parte la partita contro SGS, che ha interpretato la parte agonistica senza trascendere nella cattiveria extra sportiva, tutte le altre sono state troppo aggressive, dal mio punto di vista. Alcune di più, alcune di meno, ma tutte esagerate. Secondo me la Serie i dev'essere un campionato sì competitivo, sì che ci si diverte, sì che si mette il 100%, sì che se c'è da entrare forte su un contrasto si entra forte, ma certi atteggiamenti non li concepisco. Sono stato colpito in negativo. Spesso e volentieri ci si attaccava a insulti, colpi bassi: poca sportività. Mi riferisco alla partita con La Clinica: mi aspettavo persone diverse, invece ho riscontrato un'aggressività fuori dal comune per il contesto in cui eravamo. L'altra squadra è Delta, con la signora che allena: sono scandalosi, andrebbero cacciati. In un campionato con una federazione diversa verrebbero cacciati. La loro antisportività è fuori da ogni limite. E' proprio il modo di interpretare: ci sono degli arbitri che fanno a fatica due, tre partite, concediamo loro l'errore. Invece, venivano continuamente rimproverati e aggrediti: se devo essere sincero, è la poca sportività che non mi è piaciuta. Ho giocato tanti anni a calcio, ma a fine partita finiva tutto lì. Per dire proprio le cose come stanno, ho sentito insulti in 2-3 partite che non sentivo in Eccellenza. Nessuno è stato tecnicamente totalmente superiore a noi: le partite che abbiamo perso le abbiamo perse contro squadre aggressive e noi non eravamo al completo, oppure perché si è giocato proprio sulla rissa. E quando si gioca sulla rissa, io tolgo il piede e vado via: non siamo qui per farci male, ma per divertirci. Ci sta essere competitivi, non lo nego, ma non per farmi male per colpa di persone che neanche conosco".

Pasquero ha poi parlato del rendimento della sua squadra: con 9 punti, Amici della Sicurezza dipende troppo dai risultati delle altre ed è praticamente fuori dalla lotta al primo posto. Con qualche rimpianto guardando alle sfide perse: "La partita con SGS l'abbiamo rinviata, c'è un po' di rimpianto perché alla fine per accontentare gli avversari ci siamo presentati con un giocatore in meno. Nel giorno del calendario l'avremmo sicuramente portata a casa, ma questo è il calcio, queste partite ci stanno. Per il resto siamo abbastanza contenti, è la prima volta che giochiamo insieme, e per essere la prima esperienza dove otto/nove persone si ritrovano a giocare insieme siamo contenti, non ci lamentiamo più di tanto. Manca l'affiatamento e l'essere abituati a giocare insieme, l'ossatura c'è: sicuramente costruiremo il resto nel tempo. Cosa mi aspetto dalle prossime due partite? L'incognita "quando" fa la differenza. Se riuscissimo ad avere un attimo di tempo per fare qualche allenamento e/o qualche partita prima, sicuramente sono due partite abbordabili, sia contro ABB che Generali: lo dicono anche i numeri. Mi aspetto una vittoria sicura ed una all'80%. Io sto abbandonando il campo, lo si vede dai numeri e dalla condizione fisica. Con "Amici della Sicurezza" c'è un progetto importante dietro e quindi riuscire a trovare delle persone che vengono a giocare, si divertono, con l'obiettivo di vincere ma il vero obiettivo è divulgare la sicurezza sul lavoro. Avrò giocato in tutto mezz'ora, non è una prestazione giudicabile. I miei compagni mi vogliono molto bene e mi hanno lasciato dei minuti ma si vedeva: non ero preparato né fisicamente né mentalmente. Per essere sincero, stavo meglio in panchina (ride, ndr)". Autocritica ma anche analisi dei punti di forza della sua formazione: "Abbiamo impostato il nostro gruppo sul gioco di squadra. Naturalmente abbiamo individualità tecnicamente più forti: Diego Bertoni è uno di questi. La sua forza sta nella bravura e nella capacità di giocare a calcio e nell'intelligenza ad interpretare uno scontro di gioco nonostante la poca sportività, che è lontana da "Amici della Sicurezza". L'altra cosa importante è che stiamo inserendo nella squadra giovani che si stanno avvicinando alla sicurezza sul lavoro. Questo fa sì che la squadra lavori in maniera coesa. La nostra forza non è il singolo ma è il gruppo".

La Serie i, per Luca Pasquero (negli anni passati iscritto al campionato per le imprese con Safety Players) è un ottimo veicolo per pubblicizzare la mission della fondazione "Amici della Sicurezza", vale a dire diffondere l'importantissimo messaggio della sicurezza sul lavoro: "Riuscire a raggiungere qualunque tipo di obiettivo era abbastanza difficile. Oggi si gioca, domani non si gioca, c'è o non c'è lo spogliatoio, ci sarà o no la ripartenza, le zone rosse e aranconi..."Amici della Sicurezza" è una fondazione, quindi si vuole comunicare tramite social, immagini ed eventi. Il materiale raccolto è ancora poco, siamo ai blocchi di partenza. Non c'è stata la possibilità. Usiamo questo momento come palestra. Sono sicuro che la Serie i, senza il Covid, possa essere un trampolino di lancio per poter creare un qualcosa di importante. Ancora di più insieme al Cun oltre alla Serie i: lo sport ha sempre unito le persone. Adesso purtroppo la testa è da un'altra parte: non possiamo dire "Abbiamo raggiunto un grande traguardo", i proclami li lasciamo agli altri".

Infine, Pasquero fa un bilancio e un confronto sulla Serie i del passato e del presente, facendo un confronto tra le esperienze con Safety Players (in I Divisione) prima e Amici della Sicurezza dopo: "La differenza tra la Prima Divisione e la Seconda è la competitività delle squadre. Quando ero con Safety Players eravamo nettamente più scarsi perché c'era una visione totalmente diversa, e infatti abbiamo lasciato quella squadra. Ho visto gente molto più brava tecnicamente nella Prima Divisione, ed è stato uno dei motivi per cui ho chiesto di partire dalla Seconda, perché reputo che bisogna essere all'altezza. Credo che se dovessimo arrivare primi, anche se è molto difficile, per noi sarebbe dura stare in Prima, quasi tornerei volentieri in Seconda".