ASPETTANDO LA SERIE i CON...MARCO TOLVA

25/02/2021

L'allenatore di Teatro alla Scala non si nasconde: "Non siamo più una sorpresa, le squadre ora ci temono"

La più sorprendente debuttante della Serie i 2020/2021 è sicuramente Teatro alla Scala. La formazione legata ad uno dei più importanti Teatri del mondo, già partecipante a diversi tornei di calcio a 7 e soprattutto ospite fisso del Campionato Europeo di Calcio per Teatri (calcio a 11), si è anche cimentata nel calcio a 5, esordendo proprio nel campionato per imprese di Cun. Un buon inizio, e a testimoniarlo sono i numeri: secondo posto con 3 vittorie ed una sconfitta, qualificazione al Trofeo delle Aziende, girone in cui affronterà Gorla e Sky Sport.

Risultati soddisfacenti anche secondo Marco Tolva, allenatore di Teatro alla Scala, che ai nostri microfoni ha commentato la regular season dei suoi: "Per noi il secondo posto è un bel traguardo, essendo la prima volta che partecipiamo a questo torneo. Potevamo anche arrivare primi, però è già un bel risultato il passaggio al turno successivo, che guardando alle squadre dell'altro girone è molto competitivo. E' un onore essere lì al primo anno. Siamo rimasti positivamente sorpresi dall'organizzazione e quello che ci circonda: ci è piaciuto ogni minimo particolare. Abbiamo perso solo una partita che per fortuna era fondamentale solo per la vetta. Non c'è un vero e proprio rimpianto: ci va bene il secondo posto, non fa molta differenza dal primo, tanto prima o poi dovremo affrontarle tutte". Soddisfazione anche per il rendimento sia del gruppo che dei singoli giocatori: "Spinelli, la nostra punta, ha sempre giocato a 11. Non mi aspettavo un ambientamento così veloce nel calcio a 5, si è trovato benissimo. Il feeling con Luca Ottone, il nostro centrocampista, è subito nato. Poi se sai giocare a pallone è facile. Lui ha sempre giocato con me a 7 e Spinelli a 11. Mi è piaciuta questa intesa. L'altra grande sorpresa è stata il nostro portiere, Vitalini: ha fatto bei interventi. Anche lui era abituato a 11, la porta più piccola l'ha aiutato. Questi sono i tre giocatori che mi hanno stupito. Sinceramente, non c'è gente che mi ha deluso, perché capisco che è molto difficile. Non ho nulla da dire a loro, compresa la partita con Giornalisti Calcio, perché nel primo tempo non hanno visto mai la porta, hanno fatto gol alla prima azione. Poi è normale che se si mette 3-0, ti innervosisci e non giochi più. Non posso veramente dir loro niente: è stata una sorpresa vedere tutti impegnarsi. Magari qualche amichevole a 5 l'hanno fatta, ma tornei veri e propri no, nessuno l'aveva fatto. Devo essere sincero, mi hanno stupito. Ha fatto bene la nostra spina dorsale: portiere, centrocampista e attaccante. Spinelli è il capocannoniere e se contiamo gli assist Ottone è il primo, avrà fatto il 70% degli assist. Poi naturalmente anche le persone che all'inizio erano fuori sono entrate vogliose di fare bene. Il torneo, poi, ti porta a fare bene: sapere che ci sono video, voti, qualcuno che ti guarda, magari è un qualcosa che porta un giocatore in più a fare bene. Mi dispiace non poter partecipare personalmente, devo essere sincero. Mi sono fatto male un anno fa, il 10 febbraio, quindi ho mollato perché non serve neanche più rimettersi in piedi. E' stato un anno difficile sotto quel punto di vista, ma mi diverto comunque a gestire ed allenare i ragazzi, anche loro si divertono e il torneo piace. Son contento di tutti, alla fine. Speriamo di poter ricominciare e di tornare a quei livelli. Sarà difficile capire come si ricomincerà".

A questo punto, la Scala non è più solo una cenerentola, ma una vera e propria realtà pronta a dire la sua nel Trofeo delle Aziende: "Non siamo più una sorpresa, noi dobbiamo sempre sentirci tra le favorite, quello che dico sempre. Scendiamo in campo per divertirci, ma alla fine si cerca di vincere. Credo che le squadre ci temano un po', essendo la sorpresa del torneo. Cerchiamo di giocarcela come abbiamo fatto fino ad adesso, cercando la condizione essendo fermi da un po'. Anche dal punto di vista organizzativo, dobbiamo ritornare un po' al passato, sperando di far combaciare tutte queste cose per ricominciare da dove abbiamo finito". Nel Trofeo delle Aziende ci saranno le sfide a Sky e Gorla: "Nella partita con Sky loro erano corti, mancavano alcuni elementi. Bisogna valutare. Ho visto giocare Gorla durante il torneo, hanno giocato spesso prima di noi. Devo essere sincero: temo la loro esperienza nel calcio a 5. Si vede che hanno sempre giocato quel tipo di sport: sanno posizionarsi, muoversi. L'ho notato ed è un elemento che ho preso in considerazione. Prima della sospensione, sapevo che la cosa poteva metterci molto in difficoltà, perché è una squadra organizzata. Puoi essere debole, ma se sei ben organizzato metti in difficoltà. Nel calcio a 5 è facile: due passaggi e sei in porta. Un bel girone, devo essere sincero: sarà un bel banco di prova. Se avessi dovuto portare tutti i giocatori disponibili, non sarebbero state due panchine. Partecipavamo ad un altro torneo che sarebbe iniziato dopo la fine di questo, però il Covid li ha fatti accavallare: uno a 7 e il vostro a 5. Ogni lunedì avevamo 10-12 giocatori che andavano a giocare a 7 e 9-10 giocatori che facevano quello a 5. Pensa come sarebbe stata lunga la panchina in condizioni normali. Per fortuna non c'era il campionato, altrimenti non avremmo saputo cosa fare, sarebbe stata un po' emergenza. Siamo riusciti a fare due squadre: parlando con Andrea Vitalini, ho preferito essere più competitivo nel torneo a 5 per le caratteristiche della competizione. Ci tenevamo a fare bella figura".

L'unica sconfitta nella Serie i è arrivata contro Giornalisti Calcio: i gialloblù hanno vinto 7-2 nonostante una partita in cui la Scala ha avuto tante occasioni, ma è rimasta in inferiorità numerica, sbattendo inoltre contro un insuperabile Magliacane. "L'anno scorso abbiamo perso e pareggiato partite in cui eravamo in vantaggio con 4-5 gol di scarto e tanti pali presi e alla fine abbiamo pareggiato - ricorda Tolva - e ho rivisto quel trend. Purtroppo è così: a 5 è tutto più facile, basta che ti gira bene e vai in vantaggio. Non siamo stati capaci di concretizzare le 5-6 palle gol create all'inizio del primo tempo. Se il risultato fosse stato invertito non ci sarebbe stato nulla da dire, se la rigiochiamo non finisce assolutamente così. Poi la partita è andata com'è andata, il finale non mi è assolutamente piaciuto. Sono stato uno dei primi a riprendere i miei giocatori. Non serve neanche fare una cosa del genere, il nervosismo c'è stato anche da parte mia, anche io ho sbagliato e infatti io sono stato uno dei primi a chiedere scusa alla squadra, ho detto che dalle prossime partite certi comportamenti non saranno più tollerati. Le tre giornate che ha preso il nostro giocatore sono giuste, infatti non abbiamo fatto né ricorso né niente. Una partita nata storta sotto tutti i punti di vista, sia per quanto riguarda il gioco che il comportamento. La prendiamo come una serata storta. Se dovessimo affrontarli di nuovo, saremo preparati e sapremo come affrontarli, così come potranno fare loro con noi. Essendo il primo anno non li avevamo mai visti. Chiaro che ci sono anche gli avversari: se loro hanno elementi che ti mettono in difficoltà ti possono cogliere di sorpresa. Magari anche io ho sbagliato in alcune mosse, perché potevo cambiare i ruoli di alcuni giocatori in base alla disposizione dei Giornalisti. Siamo tutti inesperti nel calcio a 5, questo fa tutta esperienza".

Infine, Tolva ha parlato del rapido e soddisfacente adattamento dal calcio a 11 e a 7 al calcio a 5: "Non avevo mai giocato a 5 a parte qualche partitella, ma niente di che. Avevamo fatto due allenamenti, ho voluto farli cercando di impostare le squadre ed iniziare a capire. Ho visto che sono serviti: poco alla volta si è capito il senso del gioco e delle posizioni in campo. Devo essere sincero: ci siamo trovati bene, mi ha sorpreso il modo di guardare ad un tipo di gioco molto veloce e repentino, però sono contento. Non ho visto tutta questa difficoltà, mi aspettavo peggio. Ho sempre detto ai ragazzi che ogni errore di posizionamento ci poteva stare, perché era una cosa tutta nuova. Non avrei potuto dir loro niente perché eravamo quasi tutti nella stessa situazione. Mi hanno stupito, ero molto contento: non ho avuto grossi problemi nell'allenarli e dir loro di tenere le posizioni. Parlavo con loro e sapevano tutti cosa fare".