CALCIO E FINANZA

09/04/2020

Abbiamo studiato alcuni dei numeri delle nostre squadre-aziende di Serie i: Satispay, Moneyfarm, Mediobanca e Credipass!

Calcio e azienda, ormai si muovono di pari passo da tempo. Calcio e finanza, ancor di più. Infatti l'industria del "pallone" è ormai una delle principali del nostro paese. Di conseguenza la creazione della Serie i, ha cercato di mettere in competizione le varie imprese: obiettivo che aiuta le singole squadre, soprattutto in termini di team building.

E per parlare di calcio e finanza, fra le nostre squadre di Serie i, abbiamo davvero l'imbarazzo della scelta, visto che possiamo citare Satispay e Moneyfarm. Da una parte i pagamenti digitali, sempre più utilizzati da tutti, in particolare in questo momento in cui il contatto umano non è proprio all'ordine del giorno. Dall'altra gli investimenti digitali, discorso a volte sottovalutato, ma davvero importante per assicurarsi un futuro migliore e sereno. Senza dimenticare colossi come Mediobanca e Credipass, che dovevano esordire in questa edizione, ma che causa virus hanno dovuto rimandare. 

Satispay ha sfondato un milione di utenti ad inizio 2020, e il suo servizio è ormai utilizzato da più di 100mila esercenti: l'utente medio ha un'età fra i 22 e i 45 anni, ed effettua tra le 6 e 8 operazioni mensili (18 euro la cifra di transazione media). Luca Casagrande, senior business developer, non si nasconde ai nostri microfoni: "Stiamo facendo un grande lavoro, negli ultimi anni abbiamo avuto un'ottima crescita e il margine di miglioramento è ancora alto, dato che tutti ormai preferiscono servizi digitali rapidi, e che sappiano venire incontro alle esigenze del cliente". Infatti uno dei sicuri punti di forza di Satispay è l'abbattimento dei costi: zero commissioni fino ai 10 euro, 20 cents fissi per le cifre sopra i 10.

Anche Moneyfarm può dichiararsi soddisfatta, visto che i loro asset hanno superato il miliardo di euro in Europa, il che significa che migliaia di risparmiatori/investitori del Vecchio Continente hanno puntato su di loro. I numeri gli danno ragione: Moneyfarm nel 2019 ha saputo sfruttare le opportunità del mercato, garantendo fra il 12 e il 19% di performance. Vincenzo Cuscito, investment consultant, ci ha spiegato che la performance è importante, ma a volte bisogna sapersi anche difendere: "Siamo molto contenti dei risultati del 2019, ma ora non bisogna abbassare la guardia visto il momento di crisi mondiale, anzi è proprio ora che dobbiamo saper fronteggiare le difficoltà e limitare al minimo le perdite". Anche per loro l'abbattimento dei costi è un discorso importante, visto che i loro servizi sono decisamente più economici rispetto a quello di alcune banche.

Mediobanca, invece ha ulteriormente migliorato i propri risultati (già ottimi) negli ultimi anni, il piano 2016-2019 ha segnato un ulteriore progresso. Uno degli ingredienti è stato focalizzarsi su un modello di business che presenta un’elevata produzione di ricavi commissionali a fronte di un minor assorbimento di capitale, mantenendo al contempo un approccio prudente alla gestione dei rischi e la nostra eccellenza patrimoniale. I numeri lo testimoniano: negli ultimi dieci anni Mediobanca ha raddoppiato i ricavi, che sono arrivati a 2,5 miliardi di euro, con un risultato operativo lordo di 1.140 milioni di euro ed un risultato netto di 823 milioni.

Infine c'è Credipass, che ormai è praticamente diventata la prima società in Italia di mediazione creditizia, soprattutto dopo l'acquisizione di Prestasì, azienda leader nella distribuzione di prodotti di cessione del quinto. In realtà Credipass, fa parte di un gruppo che sta veramente ottenendo numeri e risultati entusiasmanti, e si tratta di Hgroup: questo colosso è ormai attivo in ambito creditizio, assicurativo ed immobiliare, con un fatturato aggregato di 40.240.000 euro. Fondato nel 2009, il gruppo è oggi leader del settore della mediazione creditizia con una rete di 650 collaboratori ed oltre 50 dipendenti, nel 2018 ha intermediato 1,2 miliardi di finanziamenti.